L'Appello

Avellino è ferma, stanca, ferita, delusa.

Sembra invecchiare ogni giorno con le sue strade rovinate, i suoi cantieri chiusi, le fila di giovani che partono. Espressione di questa decadenza è un dibattito pubblico in cui non emerge alcuna idea di città, in cui non fiorisce alcun immaginario su cosa possa diventare Avellino nei prossimi decenni. Il distacco tra la vita amministrativa e quella della città trova come unico strumento di intermediazione le clientele, indebolite però dal fatto che a chi amministra un comune così spolpato resta ben poco da offrire in cambio di qualche voto.

Siamo a un punto di non ritorno: riteniamo che voltare la faccia dall’altra parte rappresenti un tradimento verso la città e verso noi stessi che la abitiamo. Bisogna tornare a parlare di Avellino e del suo futuro; è necessario costruire processi di partecipazione capaci di ridare slancio a questa terra, di liberarci dalle clientele e di restituire decisionalità alle persone che la abitano, la amano, la rispettano e la curano.

Vogliamo costruire un soggetto politico vero e plurale, non ci nascondiamo in un civismo di chi ha paura di dire chiaramente le proprie  idee. Il luogo politico della nostra azione non è solo la città di Avellino. Guardiamo all’Irpinia, alla Campania, all’Italia e all’Europa con l’ambizione di diventare protagonisti di una trasformazione dei luoghi in cui viviamo.

Non siamo neutrali rispetto a ciò che sta avvenendo nel nostro Paese: combattiamo il populismo sovranista e razzista della Lega e quello voltafaccia emerso nei 5 Stelle.

Siamo altra cosa rispetto alle pratiche del Governatore De Luca e al centrismo moderato che ha dimenticato la dottrina sociale della chiesa.

Crediamo nell’Europa, nei processi sovranazionali, ma rifiutiamo le politiche economiche che, sovrastando ogni idea politica e sociale, ne mortificano il ruolo. Se la politica è fatta di interessi sappiamo quali vogliamo tutelare: quelli del 99% della popolazione che detiene la stessa ricchezza del 1% più ricco.

Crediamo che le  disuguaglianze e la sostenibilità ambientale siano le sfide del nostro tempo.

Qui e ovunque.

Non imponiamo contenuti ma partiamo dal metodo, dalla partecipazione, dal confronto, dalla democrazia come pratica e non solo come obiettivo.

Non vogliamo limitare il nostro ruolo alla testimonianza, ma vogliamo essere protagonisti, alimentare una vera trasformazione, capace di reggere il passo dei cambiamenti che viviamo nelle nostre comunità.

Crediamo nella possibilità di sperimentare innovazioni: partire dai beni comuni significa essere donne e uomini che prendono possesso degli spazi che abitano, gestire necessità e opportunità contenute in essi.

Qui e altrove c’è chi ha competenze e senso civico su temi come la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale, i servizi pubblici, la valorizzazione del territorio. La socialità. Il benessere. La bellezza. La felicità.

La politica non può sentirsi autosufficiente, bisogna sostenere i movimenti civici e non chiederne il sostegno.

Prima delle risposte, per noi contano le giuste domande.

Camminare domandando, imparare facendo.

A volte anche sbagliando, ma insieme su una strada collettiva che giorno per giorno tracceremo.

Vogliamo costruire assemblee di quartiere, gruppi tematici, vertenze e momenti di solidarietà capaci di rimettere assieme le persone e dall’incontro prendere parte ad una nuova visione di futuro.

Perchè no, il futuro non è scritto, comincia adesso!

i primi firmatari di Avellino Prende Parte

Francesca Del Giudice; Andrea D’Alessandro; Andrea Bruzzese; Antonio Napolitano; Sergio Argenziano; Massimo Vietri; Francesco Mastantuoni; Antonio Barzaghi; Antonio Damiano; Marco Fortino; Pasquale Anzalone; Emilia Noviello; Mafalda Fusilli; Michele Tartaglia; Maria Rosaria Carifano; Stefano Kenji  Iannillo; Sergio Pagliarulo; Alessandro Graziano; Daniela Esposito; Stefano Iandiorio; Nicole Maglio; Dora Barzaghi; Francesco Santoro; Riccardo Iannaccone; Alessia Aufiero; Chiara Melotto; Mattia D’Ettore; Alessandro Busani; Bruno Fusilli; Roberta Mischiatti; Carmelina Speranza; Antonia Petrozzino; Cristiana de Laurentis; Ana Iulia Lungu; Simonee Masti; Laura Roverselli; Celeste Citarella; Francesco Ernoli Sergio Gamberoni; Angelo Leone Ruggiero; Ruggero Tenore; Enrico Saldutti; Beatrice Sasso; Angelo Cervesato; Mario Cimminello; Piero Di Martino; Riccardo Zamperetti; Sergio Manni; Riccardo Zannino; Edoardo Norma; Alessandra Troise; Anna Cambarau; Giovanni Gallo; Marta Abbadessa; Franco Dall’Osto; Angela Numis; Sara Plutino; Andrea Gioseffi; Fiorella Basoccu; Maria Grazia Papa; Federica Iannelli; Giuseppe Di Domenico; Rosanna Sirignano; Carmen Guarino; Manuela Borriello; 

Mara Capobianco; Raffaele Guarino; Angelo Iermano; Donatella della Sala; Luca Abbandonato; Carlo Iandolo; Claudio Petruzzelli; Consiglia Aquino; Chiara Loffredo; Giuseppe D’Onofrio; Francesco Guarino; Jacopo Caruso; Ilaria Misici; Enrico Varriale; Pasquale Fusilli; Emiliano Stella; Luca Guido Salomone; Pasquale Criscitiello; Arianna Ausania; Annamaria Pagliarulo; Mattia Bellino Borgese; Paolo Criscuoli; Sofia Pellecchia; Raffaella Festa; Dario Terraglia; Roberto Picariello; Simona Sellitto; Felice Fierro; Maria Iolanda Barbarisi; Deborah Maria Carbone; Aniello Gargiulo; Sabatino Manzi; Giuseppe Orefice; Gino Iannillo; Edda Gargiulo; Francesco Iandolo; Valentina Chieco; Carmine Santoro;  Ada Maria De Angelis;  Pietro Cristaudo;  Eleonora Balaceanu; Pasquale Di Domenico; Adele Cianciulli Antonello Alviggi; Mara Vitale; Anna Coluccino; Salvatore Mazzeo; Aldo Fenizia; Flora Numis; Francesca Siciliano; Maria Cristina Galasso; Chiara Spinello; Vincenzo Iandolo; Claudio Manna; Dino Giovino; Andreana Caruso; Gabriele Galluccio; Francesco Graziano; Davide Sofia; Vincenzo Crisci; Modestino Ferraro; Flavia Tressanti; Rita Di Iasi; Sandro Pascale; Gaetana Palmisano;