Città dell’enogastronomia

La rete delle Città Creative dell’Unesco è nata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le comunità che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile, coerentemente agli obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il programma che i paesi dell’Onu si sono impegnati a perseguire nei prossimi 15 anni.

🗺Si tratta di 180 città provenienti da 72 diversi paesi, impegnate a supportare e promuovere le migliori iniziative legate al territorio, anche legate nel campo dell’impresa privata, e a sviluppare collaborazioni con le altre città del network. Lo scopo è sviluppare centri di creatività e innovazione, ampliare le opportunità, favorire accesso e partecipazione alla vita culturale e sociale, rafforzare l’immagine dei luoghi, generare sviluppo.

🍎In Italia ci sono nove “città creative”, due di queste lo sono nel campo della gastronomia. Si tratta di Parma, cuore della “food valley”, realtà ricca di prodotti tipici tutelati da marchi di qualità, e di Alba, la città del tartufo bianco, culla dello sviluppo del movimento Slow Food. Una città del Piemonte e una dell’Emilia Romagna, una città del Nord e una del Centro.

👉Sino a giugno è aperta la possibilità di candidare le città a entrare nelle città creative, ovviamente avviando da subito azioni di condivisione dell’iniziativa e di coordinamento sul territorio. 

💪Avellino, capoluogo di una terra ricchissima di biodiversità e di patrimoni enogastronomici, secondo noi deve candidarsi. 

📌Una nuova fase per la nostra città e per l’Irpinia si crea secondo noi con una visione ampia, con obiettivi di largo respiro e lungo periodo. Coerenti alle caratteristiche del nostro territorio.

#prendiparte

 

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