Diritti e dignità

 Ecco le proposte e le riflessioni dal tavolo”Lavoro”.

Commentate, proponete, #prendeteparte

🏘Le tematiche del lavoro si inseriscono in un contesto ampio: tuttavia si ritiene indispensabile un’analisi di quella che è la situazione nel nostro territorio. Spesso, dalle nostre parti, la condizione di lavoratore dipendente è molto diversa da quella rappresentata nei contratti, sia per quel che riguarda i mansionari che per quanto riguarda gli orari. Parlare di lavoro, secondo noi, significa prima di tutto parlare di dignità della persona e non di un mero fattore di produzione. 

1️⃣ Se è vero che il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente e che presto una parte significativa sarà rappresentata dai cosiddetti “nuovi impieghi”, riteniamo che sia importante da parte delle istituzioni di prossimità mettere in campo quelle azioni che trasformano questa condizione in opportunità. In particolare a coloro che terminati gli studi, scolastici o accademici, decidono di restare in questa terra è necessario offrire incentivi concreti.

2️⃣ Il comune può e deve farsi promotore di sportelli facilitatori – fisici e soprattutto online con un utlizzo più efficace del sito istituzionale, per quanti intendono richiedere finanziamenti finalizzati ad avviare attività dai contenuti innovativi; una piattaforma ampia potrebbe rispondere pure all’esigenza di facilitare anche l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavori domestici e servizi alla persona superando così la zona grigia del lavoro senza diritti in cui molto spesso è relegato il lavoro di cura. Le numerose strutture di proprietà pubblica che sorgono sul territorio cittadino possono essere attrezzate per il coworking e persino per ospitare attività private finalizzate all’autoimpiego e al tempo stesso a offire servizi di chiara valenza pubblica, quali possono essere la creazione di contenuti culturali, specie se indirizzate ai bambini, ma anche l’assistenza agli anziani. 

3️⃣ Promuovere il lavoro significa promuovere un buon lavoro con pieni diritti fuori dall’incubo della precarietà. Per questo in primo luogo dentro l’amministrazione vanno eliminate tutte le forme di lavoro precario. In secondo luogo nella definizione di bandi di gara, gare d’appalto e affidamento dei servizi il Comune deve prevedere come elemento dirimente di valutazione la qualità del lavoro prodotto. Infine va istituita una cabina di regia contro il proliferare del lavoro nero e grigio tra amministrazione, sindacati ed enti competenti. 

🗣Che ne pensate? Commentate in attesa delle prossime proposte dal tavolo #innovazioneRigenerazione

#prendiparte

 

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